Dalla Dott.ssa Esmeralda Trogu, referente del network www.consulentiaziendaliditalia.it per la provincia di Oristano, nuove idee ed opportunità per fare impresa.
Vuoi sapere come fare?
Chiedilo a noi di: www.imprenditoreitaliano.it
E’ uno strumento di comunicazione semplice e immediato, molto funzionale ed efficace.
Sono ancora pochi, pochissimi, gli oil restaurant-bar-pizzerie, ma allo stesso tempo ristoranti di specialità regionali dove ogni cosa, pizze incluse, viene servito condito con oli monocultivar meticolosamente selezionati da tutta Italia.
Ma anche bar, dove al posto dei soliti aperitivi si possono ordinare bruschette bagnate con gocce di “oro verde”. Infatti viene apprezzato subito da chi si avvicina alle bottiglie d’olio con curiosità e interesse.
Una formula innovativa che attrae tanta gente per curiosità, ma anche un lavoro difficile.
Occorre un’ottima preparazione necessaria per appassionare il pubblico all’olio e alla cucina, ma anche essere abili e disinvolti nelle pubbliche relazioni, per fidelizzare la clientela e veder crescere giorno dopo giorno gli incassi. I consumi d’olio da olive d’altra parte crescono e si estendono verso nuovi Paesi, anche in quelli che poco prima non conoscevano neppure tale prodotto. Il fatto che i consumi crescano e si diffondano non significa che tutti abbiano la capacità di individuare la vera qualità, quella oggettiva di un olio.
Proprio per questo occorre metterci sempre il naso, e provare direttamente, verificando magari con il supporto di assaggiatori esperti, collocati dietro al bancone dell’Oil restaurant-bar-pizzerie, soprattutto se non si è del tutto sicuri o si vuole comunque avere un confronto.
In media, dalla ristorazione, si riescono ad ottenere scontrini di 20 euro per la pizza e di 35-40 euro per i piatti tipici, cui si sommano le vendite delle bottiglie di monocultivar, che possono sfondare i 40 euro al litro, i proventi derivanti da eventuali master o corsi tenuti dagli stessi proprietari e volti ad aspiranti assaggiatori, oppure ad imprenditori olivicoli,e il cui costo oscilla tra i 200 e i 700 euro, e quelli provenienti dall’affitto del locale per meeting aziendali, matrimoni o celebrazioni.
Per iniziare possono anche essere sufficienti 30 coperti ed una superficie di 100 mq. La spesa per l’allestimento del locale è di circa 500 euro al mq (escludendo le ristrutturazioni) e la burocrazia è la stessa di quella prevista per l’apertura di un normale ristorante.
Il fatturato mensile è di qualche decina di migliaia di euro, che togliendo i costi delle materie prime e di gestione si traduce in una redditività (lorda) del 20%.